Un tempo nelle vecchie case, nei locali al piano terreno , che spesso venivano adibiti ad abitazione, per
eliminare l’umidità di risalita proveniente dal terreno, si realizzavano i cosiddetti "Vespai", di altezza variabile.
Erano realizzati utilizzando delle pietre tondeggianti, che venivano sistemate sopra il terreno l’una accanto all’altra, in maniera
che passasse l’aria nei vuoti; sopra venivano successivamente stesi ulteriori strati di pietre sempre più piccole.
Il tutto era completato da una colata di malta di calce e successivamente di calcestruzzo cementizio tirato a regola.
Lateralmente, nelle murature portanti, venivano lasciate delle aperture, parzialmente chiuse con delle lastre traforate di pietra
o con reti metalliche fitte.
Queste aperture servivano per creare l’areazione all’interno dei vespai (così detti, perchè poi, nel tempo e non di rado,
diventavano il rifugio delle vespe).
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Con il progredire della tecnologia, adesso è più facile realizzare questi “Vespai”, con elementi di plastica
dura, caratterizzati dai seguenti vantaggi:
• elementi dotati di una curvatura tale da resistere a forti pressioni;
• disponibilità di un’ampia gamma di altezze, variabili a seconda delle esigenze progettuali.
L’adozione del sistema costruttivo delle Fondazioni Aerate consente di ottenere i seguenti
vantaggi:
• Contrastare i fenomeni di umidità di risalita proveniente dal terreno garantendo quindi ambienti sani e confortevoli;
• Evitare il passaggio del GAS RADON all’interno degli ambienti: il Gas Radon è infatti un
pericoloso gas radioattivo con
potenziali gravi effetti nocivi sulla salute e l’adozione del sistema costruttivo delle Fondazioni Aerate a mezzo di “Vespai”
consente di evitarne la propagazione all’interno degli ambienti dell’edificio.
Nello specifico il Radon è un gas nobile e radioattivo, incolore e inodore generato continuamente dalla crosta terrestre, in
particolare da rocce laviche, tufo, pozzolana e alcuni graniti. Il radon ha origine dal processo di decadimento dell’Uranio:
prima si genera il Radio e quindi, per un ulteriore processo di decadimento, il gas Radon.
Si tratta, dunque, di una radioattività
di origine naturale che, tuttavia, può avere conseguenze molto dannose per la salute.
Alcuni studi, nell'ultimo decennio, hanno dimostrato che l'inalazione di radon ad alte concentrazioni aumenta significativamente
il rischio di tumore polmonare. I risultati di questi studi supportano l'opinione che, in alcune regioni europee,
il radon può
addirittura essere la seconda causa, in ordine di importanza, di cancro ai polmoni. Si stima che solo in Europa il radon sia la
causa di morte per oltre 20.000 persone ogni anno, di cui oltre 3.000 in Italia, dove rappresenta appunto la seconda causa di
tumore al polmone dopo il fumo da tabacco. |